Tutorial

giovedì 28 agosto 2014

Pittura ad Olio

Buon pomeriggio :-)

E siamo a 101 post...mi sembra "La Carica dei 101" della Walt Disney!!! ahahaha


Come sempre, ogni volta, che vi mostro un lavoro realizzato con una nuova tecnica, poi vi preparo anche un post in cui a grandi linee vi spiego la tecnica in questione.

Nel post di ieri "Mare e... Nuvolone" (un titolo azzeccatissimo direi dato l’argomento :-D ) ho scritto che la tela era stata realizzata con pittura ad olio, quindi sarà proprio quest’ultima la protagonista del post di oggi.

La tecnica ad olio permette di raggiungere una grande varietà di risultati che dipendono da vari elementi come la vasta gamma di pigmenti utilizzabili, la grande adattabilità della materia pittorica, i rapporti fra i vari strati di colore.

La caratteristica dei colori ad olio è la presenza di olii grassi (a differenza della tempera o dell’acquerello in cui è presente l'acqua) quali ad esempio olio di lino, di noce o di papavero, utilizzati come legante dei pigmenti, cui vengono aggiunti inoltre l’essenza di trementina o altre essenze di origine vegetale.

A lavoro concluso si stende sulla superficie una vernice protettiva, che a volte può essere mescolata direttamente con i colori in modo da renderli più luminosi e brillanti.

L’aggiunta di olii grassi ai pigmenti era un procedimento già noto nell’antichità, ma fu solo sul finire del 1400 che la tecnica fu perfezionata dai pittori Fiamminghi contemporaneamente all’invenzione da parte dei Veneti della tela libera montata su telaio.

Questo nuovo tipo di tela divenne il supporto prediletto per questa tecnica pittorica sostituendo la tavola in legno che era stata usata fino a quel momento.

Il procedimento di preparazione è rimasto quasi identico (non fosse per il fatto che oggi si usano materiali sintetici): la tela, solitamente di lino o canapa, una volta fissata al telaio veniva bagnata in modo da tendersi e poi ricoperta da uno strato di colla, quando quest’ultimo era asciutto si stendeva uno strato di gesso e colla, seguito (quando anche questo sarebbe stato asciutto) da un altro strato identico ma steso ortogonalmente.
Infine si raschiava con una spatola la superficie della tela in modo da renderla liscia ed uniforme e, molto spesso, si stendeva una tinta di fondo per coprire il bianco troppo luminoso di fondo e creare nello stesso tempo una base adatta al dipinto.

Per oggi mi fermo qui, nel prossimo post vi parlerò del legame tra la pittura ad olio e Leonardo da Vinci, ciao a tutti!! :-)

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...